GIUGGIOLO (zizyphus sativa)

c-1-0002[1]

vaso lt. 2 – 11 x 22

Quantità

13.90

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GIUGGIOLO
(ZIZYPHUS VULGARIS L.)

Il Giuggiolo (Zizyphus vulgaris L.) appartiene alla Famiglia delle Rhamnaceae.
E’ originaria dell’Asia dove e’ molto coltivata. In Italia e’ presente fin dal tempo dei Romani.
Albero alto 6-7 metri, dall’aspetto piuttosto contorto, con rami irregolari e spinosi (ogni nodo presenta una coppia di piccole spine); la corteccia delle branche è rugosa, di colore rosso bruno (*).
Le foglie, caduche, piccole, alterne, di forma ovata, sono lucenti e coriacee, presentano stipole spinose e pagina ondulata.
I fiori piccoli e verdastri appaiono in giugno.
I frutti assomigliano a grosse olive, sono rosso marrone scuro a maturità la polpa e’ soda, compatta, di sapore gradevolmente acidulo, di colore verde tenue. Ha un accrescimento molto lento, così come la messa frutto.
E’ in grado di adattarsi a vari tipi di terreno, resiste a situazioni di forte aridità grazie ad un apparato radicale molto sviluppato in profondità; predilige suoli leggeri, non umidi, neutri o sub-alcalini.
Vive in zone con clima temperato con minime invernali non inferiori a 10° C e con estati lunghe e calde.
La pianta può subire danni da gelate precoci nel periodo autunnale, per cui in ambienti settentrionali la coltivazione è possibile solo sotto particolari microclimi come in prossimità dei laghi o in colline ben esposte.
In Italia non esistono cultivar selezionate, ma solamente dei tipi indicati genericamente:
– a frutto lungo;
– a frutto tondo.

Entrambe sono dotati di buone caratteristiche organolettiche e di buona produttività.
Attualmente e’ scarsamente diffuso in orti, case di campagna, quasi sempre allo stato sporadico, in rari casi si e’ rinselvatichito. Predilige terreni sabbiosi o sassosi o calcarei a reazione neutra o basica, rifugge i terreni umidi e non soffre troppo le basse temperature invernali. Diffusa nel centro-nord Italia.
Consumo fresco. Marmellate, sciroppi, confetture, gelatine, canditi, dolci, bevande alcoliche e liquorose (brodo di giuggiole).
In Asia sono consumati anche secchi (datteri cinesi).
Conservazione in salamoia, in alcol e aceto.
Proprietà medicinali (effetto lenitivo ed antinfiammatorio), è utilizzato per la preparazione di decotti espettoranti ed emollienti.
Cosmesi: maschere emollienti ed idratanti per pelli secche. I semi contengono composti organici con proprietà sedative.
E’ utilizzato per rimboschimenti. Integratore alimentare per gli animali al pascolo in alcuni periodi dell’anno.
(*) Il legno è molto duro e viene utilizzato in ebanisteria.

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